Epistola di Paolo ai Galati, versione Diodati del 1821.

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1:1 PAOLO apostolo (non dagli uomini, nè per alcun uomo, ma per Gesù Cristo, e Iddio Padre, che l'ha suscitato da' morti),

1:2 e tutti i fratelli, che [sono] meco, alle chiese della Galazia.

1:3 Grazia a voi, e pace, da Dio Padre, e dal Signor nostro Gesù Cristo.

1:4 Il quale ha dato sè stesso per i nostri peccati, per ritrarci dal presente malvagio secolo, secondo la volontà di Dio, nostro Padre.

1:5 Al quale [sia] la gloria ne' secoli de' secoli. Amen.

1:6 IO mi maraviglio che, sì tosto, da Cristo che vi ha chiamati in grazia, voi siate trasportati ad un altro evangelo.

1:7 Non che ce ne sia un altro; ma vi sono alcuni che vi turbano, e vogliono pervertir l'evangelo di Cristo.

1:8 Ma, quand'anche noi, od un angelo del cielo, vi evangelizzassimo oltre a ciò che vi abbiamo evangelizzato, sia anatema.

1:9 Come già abbiam detto, da capo ancora dico al presente: Se alcuno vi evangelizza oltre a ciò che avete ricevuto, sia anatema.

1:10 Perciocchè, induco io ora a credere agli uomini, ovvero a Dio? o cerco io di compiacere agli uomini? poichè, se compiacessi ancora agli uomini, io non sarei servitor di Cristo.

1:11 Ora, fratelli, io vi fo assapere, che l'evangelo, che è stato da me evangelizzato, non è secondo l'uomo.

1:12 Perciocchè ancora io non l'ho ricevuto, nè imparato da alcun uomo; ma per la rivelazione di Gesù Cristo.

1:13 Imperocchè voi avete udita [qual fu] già la mia condotta nel Giudaesimo: come io perseguiva a tutto potere la chiesa di Dio, e la disertava.

1:14 Ed avanzava nel Giudaesimo, sopra molti di pari età nella mia nazione, essendo stremamente zelante delle tradizioni dei miei padri.

1:15 Ma, quando piacque a Dio (il qual mi ha appartato fin dal seno di mia madre, e mi ha chiamato per la sua grazia),

1:16 di rivelare in me il suo Figliuolo, acciocchè io l'evangelizzassi fra i Gentili; subito, senza conferir più innanzi con carne, e sangue;

1:17 anzi, senza salire in Gerusalemme a quelli ch' [erano stati] apostoli davanti a me, me ne andai in Arabia, e di nuovo ritornai in Damasco.

1:18 Poi, in capo a tre anni, salii in Gerusalemme, per visitar Pietro; e dimorai appresso di lui quindici giorni.

1:19 E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, fratello del Signore.

1:20 Ora, quant'è alle cose che io vi scrivo, ecco, nel cospetto di Dio, io non mento.

1:21 Poi venni nelle contrade della Siria, e della Cilicia.

1:22 Or io era sconosciuto di faccia alle chiese della Giudea, che [sono] in Cristo;

1:23 ma solo aveano udito: Colui, che già ci perseguiva, ora evangelizza la fede, la quale egli già disertava.

1:24 E glorificavano Iddio in me.

2:1 Poi, in capo a quattordici anni, io salii di nuovo in Gerusalemme, con Barnaba, avendo preso meco ancora Tito.

2:2 Or [vi] salii per rivelazione; e narrai a que' [di Gerusalemme] l'evangelo che io predico fra i Gentili; e in particolare, a coloro che sono in maggiore stima; acciocchè in alcuna maniera io non corressi, o non fossi corso in vano.

2:3 Ma, non pur Tito, ch'[era] meco, essendo Greco, fu costretto d'essere circonciso.

2:4 E [ciò], per i falsi fratelli, intromessi sotto mano, i quali erano sottentrati per ispiar la nostra libertà, che noi abbiamo in Cristo Gesù, affin di metterci in servitù.

2:5 A' quali non cedemmo per soggezione pur un momento; acciocchè la verità dell'evangelo dimorasse ferma fra voi.

2:6 Ma [non ricevei nulla] da coloro che son reputati essere qualche cosa; quali già sieno stati niente m'importa; Iddio non ha riguardo alla qualità d'alcun uomo; perciocchè quelli che sono in maggiore stima non [mi] sopraggiunsero nulla.

2:7 Anzi, in contrario, avendo veduto che m'era stato commesso l'evangelo dell'incirconcisione, come a Pietro quel della circoncisione

2:8 (perciocchè colui che avea potentemente operato in Pietro per l'apostolato della circoncisione, avea eziandio potentemente operato in me inverso i Gentili),

2:9 e Giacomo, e Cefa, e Giovanni, che son reputati esser colonne, avendo conosciuta la grazia che m'era stata data, diedero a me, ed a Barnaba, la mano di società; acciocchè noi [andassimo] a' Gentili, ed essi alla circoncisione.

2:10 Sol [ci raccomandarono] che ci ricordassimo de' poveri; e ciò eziandio mi sono studiato di fare.

2:11 Ora, quando Pietro fu venuto in Antiochia, io gli resistei in faccia; poichè egli era da riprendere.

2:12 Perciocchè, avanti che certi fosser venuti d'appresso a Giacomo, egli mangiava co' Gentili; ma, quando coloro furon venuti, si sottrasse, e si separò, temendo quei della circoncisione.

2:13 E gli altri Giudei s'infingevano anch'essi con lui; talchè eziandio Barnaba era insieme trasportato per la loro simulazione.

2:14 Ma, quando io vidi che non camminavano di piè diritto, secondo la verità dell'evangelo, io dissi a Pietro, in presenza di tutti: Se tu, essendo Giudeo, vivi alla gentile, e non alla giudaica, perchè costringi i Gentili a giudaizzare?

2:15 Noi, di nascita Giudei, e non peccatori d'infra i Gentili,

2:16 sapendo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge, ma per la fede di Gesù Cristo, abbiamo ancora noi creduto in Cristo Gesù, acciocchè fossimo giustificati per la fede di Cristo, e non per le opere della legge; perciocchè niuna carne sarà giustificata per le opere della legge.

2:17 Or se, cercando d'esser giustificati in Cristo, siam trovati ancor noi peccatori, [è pur] Cristo ministro del peccato? [Così] non sia.

2:18 Perciocchè, se io edifico di nuovo le cose che ho distrutte, io costituisco me stesso trasgressore.

2:19 Poichè per una legge io son morto ad un'[altra] legge, acciocchè io viva a Dio.

2:20 Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me; e ciò che ora vivo nella carne, vivo nella fede del Figliuol di Dio, che mi ha amato, e ha dato sè stesso per me.

2:21 Io non annullo la grazia di Dio; perciocchè, se la giustizia [è] per la legge, Cristo dunque è morto in vano.

3:1 O GALATI insensati! chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità, [voi], a' quali Gesù Cristo è stato prima ritratto davanti agli occhi [come se fosse stato] crocifisso fra voi?

3:2 Questo solo desidero saper da voi: avete voi ricevuto lo Spirito per le opere della legge, o per la predicazion della fede?

3:3 Siete voi così insensati, che, avendo cominciato per lo Spirito, vogliate finire ora per la carne?

3:4 Avete voi sofferte cotante cose in vano? se pure ancora in vano.

3:5 Colui adunque che vi dispensa lo Spirito, ed opera fra voi potenti operazioni, [lo fa egli] per le opere della legge, o per la predicazion della fede?

3:6 Siccome Abrahamo credette a Dio, e [ciò] gli fu imputato a giustizia;

3:7 voi sapete pure, che coloro che [son] della fede son figliuoli di Abrahamo.

3:8 E la scrittura, antivedendo che Iddio giustifica le nazioni per la fede, evangelizzò innanzi ad Abrahamo: Tutte le nazioni saranno benedette in te.

3:9 Talchè coloro che [son] della fede son benedetti col fedele Abrahamo.

3:10 Poichè tutti coloro che son delle opere della legge, sono sotto maledizione; perciocchè egli è scritto: Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge, per farle.

3:11 Ora, che per la legge niuno sia giustificato presso Iddio, è manifesto, perciocchè: Il giusto viverà di fede.

3:12 Ma la legge non è di fede; anzi: L'uomo che avrà fatte queste cose viverà per esse.

3:13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo per noi fatto maledizione (perciocchè egli è scritto: Maledetto [è] chiunque è appiccato al legno);

3:14 acciocchè la benedizione di Abrahamo avvenga alle nazioni in Cristo Gesù; affinchè per la fede riceviamo la promessa dello Spirito.

3:15 Fratelli, io parlo nella maniera degli uomini: se un patto è fermato, benchè sia un patto d'uomo, niuno l'annulla, o vi sopraggiunge [cosa alcuna].

3:16 Or le promesse furono fatte ad Abrahamo, ed alla sua progenie; non dice: Ed alle progenie, come [parlando] di molte; ma come d'una: Ed alla tua progenie, che è Cristo.

3:17 Or questo dico io: La legge, venuta quattrocentrent'anni appresso, non annulla il patto fermato prima da Dio in Cristo, per ridurre al niente la promessa.

3:18 Perciocchè, se l'eredità [è] per la legge, non [è] più per la promessa. Or Iddio donò [quella] ad Abrahamo per la promessa.

3:19 Perchè dunque [fu data] la legge? fu aggiunta per le trasgressioni, finchè fosse venuta la progenie, alla quale era stata fatta la promessa; essendo pubblicata dagli angeli, per mano d'un mediatore.

3:20 Or il mediatore non è d'uno; ma Iddio è uno.

3:21 La legge [è] ella dunque [stata data] contro alle promesse di Dio? [Così] non sia; perciocchè, se fosse stata data la legge, che potesse vivificare, veramente la giustizia sarebbe per la legge.

3:22 Ma la scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, acciocchè la promessa fosse data a' credenti per la fede di Gesù Cristo.

3:23 Ora, avanti che fosse venuta la fede, noi eravamo guardati sotto la legge, essendo rinchiusi, [aspettando] la fede che dovea essere rivelata.

3:24 Talchè la legge è stata nostro pedagogo, [aspettando] Cristo, acciocchè fossimo giustificati per fede.

3:25 Ma, la fede essendo venuta, noi non siam più sotto pedagogo.

3:26 Perciocchè tutti siete figliuoli di Dio per la fede in Cristo Gesù.

3:27 Poichè voi tutti, che siete stati battezzati in Cristo, avete vestito Cristo.

3:28 Non vi è nè Giudeo, nè Greco; non vi è nè servo, nè libero; non vi è nè maschio, nè femmina.

3:29 Perciocchè voi tutti siete uno in Cristo Gesù.

3:30 Ora, se [siete] di Cristo, siete adunque progenie d'Abrahamo, ed eredi secondo la promessa.

4:1 ORA, io dico che in tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è punto differente dal servo, benchè egli sia signore di tutto.

4:2 Anzi egli è sotto tutori e curatori, fino al tempo ordinato innanzi dal padre.

4:3 Così ancora noi, mentre eravamo fanciulli, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo.

4:4 Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Iddio ha mandato il suo Figliuolo, fatto di donna, sottoposto alla legge;

4:5 affinchè riscattasse coloro ch'[eran] sotto la legge, acciocchè noi ricevessimo l'adottazione.

4:6 Ora, perciocchè voi siete figliuoli, Iddio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo ne' cuori vostri, che grida: Abba, Padre.

4:7 Talchè tu non sei più servo, ma figliuolo; e se tu [sei] figliuolo, [sei] ancora erede di Dio, per Cristo.

4:8 Ma allora [voi], non conoscendo Iddio, servivate a coloro che di natura non sono dii.

4:9 Ed ora, avendo conosciuto Iddio; anzi più tosto essendo stati conosciuti da Dio, come vi rivolgete di nuovo a' deboli e poveri elementi, a' quali, [tornando] addietro, volete di nuovo servire?

4:10 Voi osservate giorni, e mesi, e stagioni, ed anni.

4:11 Io temo di voi, ch'io non abbia faticato invano inverso voi.

4:12 Siate come [sono] io, perciocchè io ancora [son] come voi; fratelli, io ve [ne] prego, voi non mi avete fatto alcun torto.

4:13 Ora, voi sapete come per l'addietro io vi evangelizzai con infermità della carne.

4:14 E voi non isprezzaste, nè schifaste la mia prova, che [era] nella mia carne; anzi mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù stesso.

4:15 Che cosa adunque vi faceva così predicar beati? poichè io vi rendo testimonianza che se [fosse stato] possibile, voi vi sareste cavati gli occhi, e me li avreste dati.

4:16 Son io dunque divenuto vostro nemico, proponendovi la verità?

4:17 [Coloro] sono zelanti per voi, non onestamente; anzi vi vogliono distaccare da noi, acciocchè siate zelanti per loro.

4:18 Or egli [è] bene d'esser sempre zelanti in bene, e non solo quando io son presente fra voi.

4:19 [Deh!] figlioletti miei, i quali io partorisco di nuovo, finchè Cristo sia formato in voi!

4:20 Or io desidererei ora esser presente fra voi, e mutar la mia voce, perciocchè io son perplesso di voi.

4:21 DITEMI, [voi] che volete essere sotto la legge, non udite voi la legge?

4:22 Poichè egli è scritto, che Abrahamo ebbe due figliuoli: uno della serva, e uno della franca.

4:23 Or quel che [era] della serva fu generato secondo la carne; ma quel che [era] della franca [fu generato] per la promessa.

4:24 Le quali cose hanno un senso allegorico; poichè quelle [due donne] sono i due patti: l'uno dal monte Sina, che genera a servitù, il quale è Agar.

4:25 Perciocchè Agar è Sina, monte in Arabia; e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed è serva, co' suoi figliuoli.

4:26 Ma la Gerusalemme di sopra è franca; la quale è madre di tutti noi.

4:27 Poichè egli è scritto: Rallegrati, o sterile che non partorivi; prorompi, e grida, tu che non sentivi doglie di parto; perciocchè più [saranno] i figliuoli della lasciata, che di colei che avea il marito.

4:28 Or noi, fratelli, nella maniera d'Isacco, siamo figliuoli della promessa.

4:29 Ma come allora quel che era generato secondo la carne, perseguiva quel [che era generato] secondo lo spirito, così ancora [avviene] al presente.

4:30 Ma, che dice la scrittura? Caccia fuori la serva, e il suo figliuolo; perciocchè il figliuol della serva non sarà erede col figliuol della franca.

4:31 Così adunque, fratelli, noi non siamo figliuoli della serva, ma della franca.

5:1 STATE adunque fermi nella libertà, della quale Cristo ci ha francati, e non siate di nuovo ristretti sotto il giogo della servitù.

5:2 Ecco, io Paolo vi dico che se siete circoncisi, Cristo non vi gioverà nulla.

5:3 E da capo testifico ad ogni uomo che si circoncide, ch'egli è obbligato ad osservar tutta la legge.

5:4 O [voi], che siete giustificati per la legge, Cristo non ha più alcuna virtù in voi; voi siete scaduti dalla grazia.

5:5 Perciocchè noi, in Ispirito, per fede, aspettiamo la speranza della giustizia.

5:6 Poichè in Cristo Gesù nè la circoncisione, nè l'incirconcisione non è d'alcun valore; ma la fede operante per carità.

5:7 Voi correvate bene; chi vi ha dato sturbo per non prestar fede alla verità?

5:8 Questa persuasione non [è] da colui che vi chiama.

5:9 Un poco di lievito lievita tutta la pasta.

5:10 Io mi confido di voi nel Signore, che non avrete altro sentimento; ma colui che vi turba [ne] porterà la pena, chiunque egli si sia.

5:11 Ora, quant'è a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perchè sono ancora perseguito? lo scandalo della croce è pur tolto via.

5:12 Oh! fosser pur eziandio ricisi coloro che vi turbano!

5:13 Poichè voi siete stati chiamati a libertà, fratelli; sol non [prendete] questa libertà per un'occasione alla carne; ma servite gli uni agli altri per la carità.

5:14 Perciocchè tutta la legge si adempie in questa unica parola: Ama il tuo prossimo, come te stesso.

5:15 Che se voi vi mordete, e divorate gli uni gli altri, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri.

5:16 OR io dico: Camminate secondo lo Spirito, e non adempiete la concupiscenza della carne.

5:17 Poichè la carne appetisce contro allo Spirito, e lo Spirito contro alla carne; e queste cose son ripugnanti l'una all'altra; acciocchè non facciate qualunque cosa volete.

5:18 Che se siete condotti per lo Spirito, voi non siete sotto la legge.

5:19 Ora, manifeste son le opere della carne, che sono: adulterio, fornicazione, immondizia, dissoluzione,

5:20 idolatria, avvelenamento, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, dissensioni,

5:21 sette, invidie, omicidii, ebbrezze, ghiottonerie, e cose a queste simiglianti; delle quali cose vi predico, come ancora già ho predetto, che coloro che fanno cotali cose non erederanno il regno di Dio.

5:22 Ma il frutto dello Spirito è: carità, allegrezza, pace, lentezza all'ira, benignità, bontà, fedeltà, mansuetudine, continenza.

5:23 Contro a cotali cose non vi è legge.

5:24 Or coloro che [son] di Cristo hanno crocifissa la carne con gli affetti, e con le concupiscenze.

5:25 Se noi viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito.

5:26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci gli uni gli altri, invidiandoci gli uni gli altri.

6:1 FRATELLI, benchè alcuno sia soprappreso in alcun fallo, voi, gli spirituali, ristorate un tale con ispirito di mansuetudine; prendendo guardia a te stesso, che ancora tu non sii tentato.

6:2 Portate i carichi gli uni degli altri, e così adempiete la legge di Cristo.

6:3 Perciocchè, se alcuno si stima esser qualche cosa, non essendo nulla, inganna sè stesso nell'animo suo.

6:4 Ora provi ciascuno l'opera sua, ed allora avrà il vanto per riguardo di sè stesso solo, e non per riguardo d'altri.

6:5 Perciocchè ciascuno porterà il suo proprio peso.

6:6 Or colui che è ammaestrato nella parola, faccia parte d'ogni [suo] bene a colui che [lo] ammaestra.

6:7 Non v'ingannate: Iddio non si può beffare; perciocchè ciò che l'uomo avrà seminato, quello ancora mieterà.

6:8 Imperocchè colui che semina alla sua carne, mieterà della carne corruzione; ma, chi semina allo Spirito, mieterà dello Spirito vita eterna.

6:9 Or non veniam meno dell'animo facendo bene; perciocchè, se non ci stanchiamo, noi mieteremo nella sua propria stagione.

6:10 Mentre adunque abbiam tempo, facciam bene a tutti; ma principalmente a' domestici della fede.

6:11 Voi vedete quanto gran lettere vi ho scritte di mia propria mano.

6:12 Tutti coloro che voglion piacere nella carne, per bel sembiante, vi costringono d'essere circoncisi; solo acciocchè non sieno perseguiti per la croce di Cristo.

6:13 Poichè eglino stessi, che son circoncisi, non osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi, acciocchè si gloriino della vostra carne.

6:14 Ma, quant'è a me, tolga Iddio ch'io mi glorii in altro che nella croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me, ed io al mondo.

6:15 Perciocchè in Cristo Gesù nè la circoncisione, nè l'incirconcisione non è di alcun valore; ma la nuova creatura.

6:16 E sopra tutti coloro che cammineranno secondo questa regola [sia] pace, e misericordia; e sopra l'Israele di Dio.

6:17 Nel rimanente, niuno mi dia molestia, perciocchè io porto nel mio corpo le stimmate del Signor Gesù.

6:18 Fratelli, [sia] la grazia del Signor nostro Gesù Cristo con lo spirito vostro. Amen.
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